AMBIENTE, LAVORO, DIRITTI, SERVIZIE: INSIEME PER UNA REGIONE SOSTENIBILE
Eccoli i 10 punti del mio programma, la normale prosecuzione delle mie battaglie concrete, combattute per cose comuni e vitali come l’acqua o il verde pubblico; o cose astratte ma vive in ogni nostra lotta, come i diritti. Dammi la forza di fare di queste battaglie, anche le tue battaglie.
1) LAVORI GREEN, IMPRESA, AGRICOLTURA, TURISMO
I settori produttivi in cui l’aumento dei posti di lavoro e del numero delle imprese si rivela più stabile e duraturo sono quelli dell’economia green e dell’innovazione tecnologica. Il Lazio deve puntare ad una decisa riconversione ecologica del proprio sistema economico: servono incentivi, sgravi e bandi di finanziamento, volti a favorire la creazione di posti di lavoro in settori durevoli e rispettosi dell’ambiente: i lavori verdi, la Green Economy, l’artigianato made in Lazio, start up, impresa giovanile.
La Regione deve investire ancor di più nelle filiere agroalimentari per garantire agli agricoltori laziali la giusta valorizzazione dei loro prodotti tradizionali.
Il Lazio può vantare numerosi prodotti di eccellenza, come i legumi e i cereali dell’Alta Tuscia e i formaggi della Transumanza, che vanno trasformati in un marchio e resi oggetto di conservazione e salvaguardia.
Come lista “Insieme per Zingaretti” proponiamo di:
• Aumentare e sostenere i mercati di vendita diretta nei centri urbani
• Incentivare i bandi per la valorizzazione delle tipicità agroalimentari regionali
• Investire in fondi destinati a premiare i progetti più validi in ambito ambientale, ecologico e produttivo
2) MOBILITA’ PUBBLICA E “CURA DEL FERRO”
La questione della mobilità è cruciale per la città di Roma, per il rapporto tra Roma e le altre Province: vogliamo migliorare la qualità della vita dei cittadini del Lazio e dare una risposta strutturale al problema dell’inquinamento – specie nelle città – potenziando il trasporto pubblico e la sua efficienza, per il decremento dell’utilizzo del trasporto su gomma, specie se a combustibile fossile.
All’impegno della Regione nel ripristinare una mobilità pubblica valida e orientata all’intermodalità, che privilegi il trasporto su ferro, va affiancato un intervento a favore dell’utilizzo di mezzi privati individuali ecologici (bicicletta, elettrico) e in modalità sharing.
Sì al raddoppio dei binari nelle tratte a binario unico e al completamento di alcune linee fondamentali (chiusura a nord dell’anello ferroviario di Roma). Negli altri casi, bisogna invece puntare all’ammodernamento dei vagoni e all’innovazione tecnologica sui sistemi di gestione del traffico, per consentire il transito di più convogli e aumentare il numero dei pendolari che scelgono il trasporto su ferro.
Infine, gli aeroporti: a norma di legge, ecocompatibili, e che siano competitivi attraverso l’innovazione tecnologica anziché attraverso l’incremento del consumo di suolo, che reca pregiudizio all’agricoltura ed ai centri abitati.
3) ECONOMIA CIRCOLARE: RIDUZIONE, RICICLO, RIUSO, RACCOLTA DIFFERENZIATA
La questione dei rifiuti nel Lazio va affrontata nel quadro di un complessivo piano di riconversione ecologica dell’economia regionale. Non solo sostenibilità ambientale e tutela della salute, ma creazione d’impresa e sviluppo dell’occupazione.
I rifiuti di Roma sono un costo, ma possono diventare anche una fonte di ricchezza. Molte altre capitali in Europa gestiscono i rifiuti abbandonando sempre più la pratica dell’incenerimento e sostenendo la raccolta differenziata con il recupero e la valorizzazione economica della materia prima-seconda. Roma Capitale deve radicalmente intervenire sulla partecipata AMA, in primo luogo assegnandole anche la funzione di rivendere il materiale raccolto.
Anche la Regione Lazio però deve fare la sua parte: in primo luogo va approvato il nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti (il precedente risale al 2012-2013), e poi occorre semplificare ed accelerare le procedure per la realizzazione degli impianti “ecologici” di trattamento: meno burocrazia e più partecipazione da parte dei cittadini!
4) TERRITORIO, PAESAGGIO, DIRITTO ALLA CASA
Il territorio è una ricchezza da salvaguardare e amministrare: non una moneta di scambio o un mezzo di finanziamento dell’amministrazione pubblica.
Gli interventi da realizzare sono pertanto quelli per la messa in sicurezza del territorio rispetto al rischio sismico e idrogeologico, le bonifiche e le azioni di recupero e conservazione del paesaggio e dei siti di interesse naturalistico, il recupero dell’esistente, l’efficientamento energetico degli edifici.
Un impegno particolare riguarda la correzione, nel corso della prossima consiliatura, del cosiddetto “Piano casa”/legge sulla rigenerazione urbana, a salvaguardia degli immobili di pregio storico-architettonico e dei centri storici, ed incentivando invece gli interventi nelle periferie.
L’altro aspetto centrale del governo del territorio è l’individuazione di soluzioni per l’emergenza abitativa. No alle speculazioni, sì a una casa per tutti, senza aumentare il consumo di suolo ed agevolando l’accesso alla casa anche in affitto.
5) INSIEME PER L’ACQUA BENE COMUNE
Nel corso dell’estate 2017 la crisi idrica di Roma e del Lazio, il depauperamento di un fondamentale ecosistema come quello del lago di Bracciano, hanno messo in evidenza tutte le “falle” dell’attuale sistema di gestione e tutela dell’acqua, che riguardano non solo la rete idrica del gestore ACEA, ma in generale l’attività di monitoraggio, salvaguardia e manutenzione da parte delle istituzioni. A partire dall’attuazione della Legge Regionale n. 5/2014, occorre dunque mettere in atto misure incisive per preservare e valorizzare le risorse idriche, in attuazione del principio che l’accesso all’acqua è un diritto umano universale e fondamentale e un servizio pubblico essenziale.
6) TUTELA DELL’ECOSISTEMA E DEL BENESSERE ANIMALE
La tutela dell’ecosistema deve tornare al centro dell’attività della Regione, anche perché produce benessere e migliora la qualità della nostra vita.
Occorre incrementare e preservare il verde urbano e in particolare gli alberi, le aree protette e i parchi marini, tutelare la biodiversità sia in città sia nella fascia periferica della città, premiare gli agricoltori che integrano correttamente la loro attività con la tutela dell’ambiente.
Vogliamo difendere i diritti degli animali, dicendo no allo sfruttamento, alle sofferenze inutili, agli allevamenti intensivi.