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“PIAZZA COPERTA” DI ARCO TRAVERTINO – NON E’ SOLO UNA QUESTIONE DI MANCANZA DI FONDI

DSC00269Seguo la vicenda della “piazza coperta” di Arco di Travertino dal 2013 – anno in cui ho proposto la prima istanza di accesso agli atti – e sono ormai convinto che il problema principale non è la mancanza di fondi per il completamento della struttura, ma il difetto di una seria volontà politica di valorizzare la piazza a beneficio dei cittadini.

Infatti, per le stesse ragioni per cui sarebbe ideale collocarvi servizi, lo spazio coperto di Viale dell’Arco di Travertino (facilmente raggiungibile con metro, bus e auto privata, e già dotato di un enorme parcheggio) rappresenta una opportunità troppo ghiotta per operazioni commerciali e speculative.

Tutti i soggetti a vario titolo competenti sull’edificio – costato sino ad oggi oltre 30 milioni di Euro – hanno sino ad oggi avuto sulla questione una posizione ambigua e contraddittoria. E nessuno si è preoccupato di adottare l’unica misura realmente necessaria, ossia l’immediata convocazione di un tavolo tecnico, trasparente e partecipato, volto all’approvazione del bando per il completamento del fabbricato.

Per sollecitare un intervento di questo tipo, i Verdi del 7° Municipio di Roma hanno depositato in Comune, nel mese di giugno 2014, una petizione a risposta scritta (art. 6, Delibera di C.C. n. 101/1994) firmata da oltre 500 residenti. Con la petizione abbiamo richiesto, tra l’altro, la realizzazione di un polo socio-sanitario nella piazza, vista anche la soppressione degli ambulatori di Via dell’Acqua Donzella.

Tuttavia, né il Sindaco Marino, né gli Assessori Improta, Caudo ed Esposito hanno potuto o voluto fornire questa risposta scritta, e soprattutto ATAC S.p.a. non ci ha mai dato alcun riscontro.

Nel 2016 il Commissario Tronca, da poco insediato, ha comunque fatto in modo che ricevessimo almeno una nota di chiarimenti dagli uffici tecnici del Municipio 7°, in cui si conferma che il Comune e la Giunta Municipale tengono ancora fermo – anzi, “congelato” – un modesto progetto di allestimento presentato dall’ex 9° Municipio nel 2009, in cui si proponeva un caffè letterario, una piscina ed un ufficio postale.

Ma, come sappiamo, nel 2012 e nel 2015 il Consiglio Municipale ha invece raccomandato che l’area sia destinata ad ambulatori ASL o ad una “Casa della Salute”. Perché nessuno ha dato seguito a questo indirizzo?

Non bisogna perdere altro tempo: indipendentemente da quale sia il soggetto titolare della competenza principale sull’intervento (ed io ritengo che si tratti di ATAC S.p.a. o di sue controllate), il Settimo Municipio deve farsi promotore attivo, presso tutti gli altri uffici interessati, dell’avvio di un tavolo di concertazione con cittadini, Comitati, Regione, ASL e Roma Capitale.

Questo è quello che si deve fare, e che intendo fare.

Guglielmo Calcerano

SCARICA QUI – petizione ARCO DI TRAVERTINO