Care e cari,
nonostante le recenti piogge e maltempo, la crisi del Lago di Bracciano non è affatto superata: il livello delle acque a fine febbraio si è attestato sui -177 cm rispetto allo zero idrometrico, dopo aver chiuso il mese di gennaio a -180 (questi i dati forniti dal Parco naturale di Bracciano-Martignano).
Pur conoscendo la situazione, però, Acea Ato2 Spa ha impugnato la determina della Regione Lazio con cui si è limitato l’utilizzo delle acque del lago a fini idropotabili.
Insomma, ci risiamo! Le perdite della rete sono ancora altissime (anche a dare credito ai dati diffusi da Acea, saremmo ancora oltre il 30%), molte fontanelle a Roma sono ancora chiuse, e a pagare deve essere l’ambiente, ossia il Lago di Bracciano!
Lo vogliamo proprio ammazzare ‘sto lago? Dov’è il cambio di passo rispetto alle passate gestioni Acea ed Amministrazioni comunali?
Continuiamo a vigilare: sì all’acqua per tutti, sì alla difesa dell’ambiente e delle nostre risorse idriche, no alle rendite delle multinazionali dell’acqua, che neppure si preoccupano di fare un’attenta manutenzione delle reti idriche! #stappiamoinasoni!