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CENTRO HAPPIO-MERCATO ALBERONE: MOLTA FINANZA E POCO PROGETTO

DSC00113Partiamo dalla fine: il 10 agosto 2016 scadrà la convenzione tra Roma Capitale e Impreme S.p.a. (gruppo Mezzaroma), e il centro polifunzionale Appio I (ex deposito Stefer di Via Appia Nuova) è ancora incompleto.

Per la precisione, gli spazi da adibire a centro commerciale – cioè la parte più redditizia – sono stati sostanzialmente ultimati, mentre mancano all’appello sia le aree da destinare a uffici pubblici, sia soprattutto lo spazio “coperto” che avrebbe dovuto ospitare il mercato rionale (ossia, la ragione principale per cui è stato pensato l’intervento!).

Di chi è la colpa? Difficile individuare un unico responsabile: sicuramente ha giocato un ruolo l’attitudine dei nostri politici-amministratori a contrapporre gli interessi di residenti e commercianti (visti gli uni e gli altri come “serbatoi di voti”), quando a mio avviso corrispondeva all’interesse di entrambe le categorie ricollocare il prima possibile il mercato in una sede appropria
ta e pulita, magari finanziando lo spostamento dei singoli negozianti con un piccolo contributo temporaneo al canone d’affitto della piazzola.

Il “colpo di grazia” alla procedura, però, è stato dato dalla scelta per così dire “avventata” del Dipartimento Sviluppo Infrastrutture di aprire all’incirca nel mese di maggio 2015 un sub-procedimento finalizzato a ri-discutere l’assetto da assegnare al nuovo mercato rionale.

Credo che sia del tutto legittimo che i commercianti vogliano avere voce in capitolo sull’assetto del nuovo mercato ma – considerato che la prima convenzione urbanistica è del 2006 – proporre modifiche a poco più di un anno dalla scadenza del contratto con la società appaltatrice mi fa pensare più a uno stratagemma per mandare in tilt la macchina burocratica ch20160508_212258e ad una seria determinazione nel senso di apportare miglioramenti al progetto originario.

Ancora più sorprendente è che il Dipartimento competente – che, a differenza dei commercianti, una vaga idea delle difficoltà tecnico-operative ed economiche doveva pur avercela – si sia assunto la responsabilità di dare il via a questa modifica progettuale (dal costo stimato di almeno 1.000.000 di Euro), senza ottenere PRIMA l’avallo del costruttore o almeno una proroga della convenzio
ne. E nonostante le “perplessità”
avanzate dagli uffici tecnici del VII Municipio.

Adesso lo scenario peggiore è il seguente: siccome Roma Capitale non ha ancora spostato il mercato rionale e quindi non ha creato le premesse affinché Impreme S.p.a. porti a termine entro la data concordata lo spazio per il mercato e tutte le opere accessorie (leggasi: ripristino della sede stradale di Via Capponi e Via Valesio), la società costruttrice si “sfila” dal contratto e tutto resta così com’è, ennesima incompiuta, fino a quando non si troveranno i soldi per ultimare l’opera.

Poi c’è una ipotesi intermedia: per evitare cause e contenziosi. Impreme S.p.a. e Roma Capitale decidono di mettersi d’accordo – immagino – più o meno in questi termini: il Comune cede al costruttore altra cubatura (a discapito degli spazi pubblici), e il costruttore accetta di portare a termine opere accessorie e compensazioni entro un termine più lungo, per consentire l’approvazione del nuovo progetto per il mercato.

20160508_212037Infine, l’alternativa più fantasiosa: grazie ad un inedito “scatto di reni” della macchina amministrativa, Roma Capitale completa in un battibaleno l’istruttoria sulla nuova proposta di sistemazione del mercato, e Impreme S.p.a. riesce sportivamente a consegnare tutto, collaudo incluso, nelle mani del prossimo Sindaco, entro la data del 10 agosto 2016. Qualcosa mi dice però che non andrà esattamente così…

Domanda: ma con i soldi che se ne andranno per rinnovo della convenzione, notaio, penali da pagare, rinuncia a oneri concessori, etc., non era meglio – come detto prima – costituire un piccolo fondo per incentivare il trasferimento dei negozianti almeno per i primi 2-3 anni, sulla base del vecchio progetto risalente al 2006?

 

 

P.S. In attesa di sapere come andrà a finire, e visto che i tempi a quanto pare saranno piuttosto lunghi, insieme ad alcuni altri residenti del quartiere farò partire anche io una proposta di modifica “partecipata”, praticamente “a costo zero”.

La zona attualmente occupata dal mercato rionale costituisce già una pedonalizzazione di fatto; una volta liberata dalle botteghe potrebbe essere parzialmente trasformata in area pedonale o “Zona 30” con aiuole e panchine. Che ne dite?

Convenzione Happio 2006
Scarica Convenzione Happio 2013

 

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